Carissimi,
alcune famiglie giovani che partecipano all’Eucarestia domenicale tentano di aiutarsi attraverso il condividere i loro primi passi di coniugi e di genitori.
Le parole sono: amicizia, sostegno, incontro, ma anche confronto, emulazione buona e non invidia, raccontarsi, formarsi e imparare a formare i figli.
Poi c’è una Parola, quella del MAESTRO, che può irrorare e fecondare tutte le altre parole, che possono riempire una vita e renderla ridente.
Come pastore e come pescatore ho pensato a voi e ho pregato per capire come avrei potuto servire e giovarvi.
Vi propongo questo: giovedì prossimo alle 19,30 vorrei buttare lì sulla vostra tavola una parola del MAESTRO. Lo faccio in streaming, mezz’ora, poi mangiate e alle 21 suoniamo insieme. Se riusciremo graditi, lo faremo altre volte.
Ho visto un servizio di storia interessante su Vienna degli Asburgo e su Mozart e la sua capacità di improvvisare i più svariati motivi se uno gli suggeriva appena 4 note. Variazioni su tema appunto: scopri il Mozart che è in te, che è capace di riconoscere un tema evangelico e di ampliarlo sul tuo strumento.
Poi ho pensato anche, pur essendo in tempi durissimi, di ritrovarci ogni tanto assieme: voi e i vostri bambini, con l’intenzione di esorcizzare questi tempi cattivi con la gioia di stare assieme.
Vi do appuntamento il 14 novembre, per i vostri figli ci sarà un servizio efficiente che vi permetterà di averli con noi.
E ora qualche parola di conferma dell’Evangelii gaudium:
[77] Riconosco che abbiamo bisogno di creare spazi adatti…, «luoghi in cui rigenerare la propria fede in Gesù crocifisso e risorto, in cui condividere le proprie domande più profonde e le preoccupazioni del quotidiano, in cui discernere in profondità con criteri evangelici sulla propria esistenza ed esperienza, al fine di orientare al bene e al bello le proprie scelte individuali e sociali».”
“[88] Molti tentano di fuggire dagli altri verso un comodo privato…”
“[89] Se non trovano nella Chiesa una spiritualità che li sani, li liberi, li ricolmi di vita e di pace e che nel medesimo tempo li chiami alla comunione solidale e alla fecondità missionaria, finiranno ingannati da proposte che non umanizzano né danno gloria a Dio.”
“[91] Una sfida importante è mostrare che la soluzione non consisterà mai nel fuggire da una relazione personale e impegnata con Dio, che al tempo stesso ci impegni con gli altri.”
“[66] La famiglia attraversa una crisi culturale profonda, come tutte le comunità e i legami sociali. Nel caso della famiglia, la fragilità dei legami diventa particolarmente grave perché si tratta della cellula fondamentale della società, del luogo dove si impara a convivere nella differenza e ad appartenere ad altri e dove i genitori trasmettono la fede ai figli. Il matrimonio tende ad essere visto come una mera forma di gratificazione affettiva che può costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilità di ognuno. Ma il contributo indispensabile del matrimonio alla società supera il livello dell’emotività e delle necessità contingenti della coppia. Come insegnano i Vescovi francesi, non nasce «dal sentimento amoroso, effimero per definizione, ma dalla profondità dell’impegno assunto dagli sposi che accettano di entrare in una comunione di vita totale».”
“[67] L’individualismo postmoderno e globalizzato favorisce uno stile di vita che indebolisce lo sviluppo e la stabilità dei legami tra le persone, e che snatura i vincoli familiari. L’azione pastorale deve mostrare ancora meglio che la relazione con il nostro Padre esige e incoraggia una comunione che guarisca, promuova e rafforzi i legami interpersonali. Mentre nel mondo, specialmente in alcuni Paesi, riappaiono diverse forme di guerre e scontri, noi cristiani insistiamo nella proposta di riconoscere l’altro, di sanare le ferite, di costruire ponti, stringere relazioni e aiutarci «a portare i pesi gli uni degli altri» (Gal 6,2). D’altra parte, oggi nascono molte forme di associazione per la difesa di diritti e per il raggiungimento di nobili obiettivi. In tal modo si manifesta una sete di partecipazione di numerosi cittadini che vogliono essere costruttori del progresso sociale e culturale.”
Papa Francesco, Evangelii gaudium
Focus dell’iniziativa
- Creare uno spazio di comunione vissuta togliendoci dall’isolamento
- Rigenerare la propria fede condividendo con fratelli e sorelle le preoccupazioni del quotidiano familiare
- Avviare processi di solidarietà
- Mettere al centro la Parola e la preghiera
Momenti essenziali per aderire
Una parola per settimana:
- Giovedì ore 19,30 mezz’ora di lancio della Parola
- Giovedì ore 21 dialogo
- Giornata di comunione: Ogni due mesi circa con i bambini ci si trova insieme
Adesioni
don Lanfranco 349.2225294 328.6075852
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